I dubbi più frequenti sulla scelta del genere nei trattamenti di riproduzione assistita

12 / 12 / 2022

I dubbi più frequenti sulla scelta del genere nei trattamenti di riproduzione assistita

I dubbi più frequenti sulla scelta del genere nei trattamenti di riproduzione assistita

Si può conoscere il sesso del bambino nei trattamenti di riproduzione assistita ? Si può scegliere il genere? In questo articolo, risolviamo le domande più frequenti sulla scelta del sesso nei trattamenti di riproduzione assistita. 

Da cosa dipende il sesso del bambino?

Il DNA è il materiale genetico della cellula che si trova nei cromosomi. Le cellule del corpo umano contengono 46 cromosomi disposti in 23 coppie; alcuni di questi, noti come cromosomi sessuali, sono i responsabili del sesso del futuro nascituro. Gli ovuli e gli spermatozoi hanno solo la metà dei cromosomi necessari per il feto: infatti, solo unendo l'ovulo e lo spermatozoo, con la fecondazione, si otterranno le 23 coppie cromosomiche utili per generare una nuova vita. L'ovulo avrà sempre il cromosoma X e lo sperma determinerà sempre il sesso, in base al cromosoma Y o X.

È tecnicamente possibile selezionare il sesso del bambino durante la riproduzione assistita?

In molti casi, una volta che gli embrioni raggiungono lo stadio di blastocisti, il medico può effettuare una biopsia embrionale e analizzare il trofoectodermo (lo strato esterno che li avvolge) mediante la diagnosi genetica preimpianto (DGP). Esiste infatti un test specifico, noto come PGT-A o test genetico preimpianto per aneuploidie, che viene solitamente utilizzato nella riproduzione assistita per rilevare anomalie nel numero di cromosomi. Questo tipo di test è importante perché aiuta a selezionare gli embrioni cromosomicamente normali. Inoltre, consentirebbe anche di conoscere e selezionare il sesso del bambino, anche se non è una scelta che, in genere, viene presa in considerazione trattandosi di selezione tra embrioni sani o malati.

Potrò scegliere il sesso del bambino?

Attualmente in Spagna esiste la Legge sulla riproduzione assistita umana 14/2006 che non consente la selezione del sesso del bambino né la manipolazione genetica degli embrioni con scopi non terapeutici o non autorizzati. Ci sono casi in cui si può dimostrare la finalità terapeutica della selezione del genere, come, ad esempio, nel caso di una grave malattia ereditaria legata al sesso, per evitarne la trasmissione. Attualmente, la diagnosi genetica della malattia può essere fatta anche escludendo la selezione del sesso. Effettuando la selezione del genere per malattie legate al cromosoma X, infatti, in passato si scartavano embrioni sani che oggi, invece, possiamo selezionare grazie ad uno speciale tipo di diagnosi genetica, chiamata PGT-M.

Come viene richiesta la scelta del sesso del bambino?

In Spagna esiste la Commissione Nazionale di riproduzione umana assistita, un organo collegiale del Ministero della Salute. Questa commissione è responsabile delle tecniche di riproduzione assistita e anche responsabile della valutazione e dell'autorizzazione di ogni singolo caso. Se esiste un'alternativa per rilevare delle anomalie negli embrioni, la selezione del sesso non viene autorizzata.

Alcune teorie sulle tecniche di selezione naturale del genere del bambino

Nel campo della riproduzione assistita, abbiamo la DGP nei casi in cui si voglia selezionare il sesso del bambino. Tuttavia, esistono diverse teorie sui metodi di selezione naturale del genere del bambino seppur non scientificamente dimostrate. Tra queste, citiamo il metodo Shettles e il metodo Whelan, secondo cui per far prevalere un determinato genere è necessario avere rapporti sessuali in momenti specifici del ciclo mestruale.

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