Il check-up dell’infertilità comprende gli esami iniziali a cui una coppia deve sottoporsi per accertare le eventuali cause di infertilità. Questi esami diagnostici analizzano i fattori di infertilità sia femminile che maschile.
Cosa posso fare per aumentare la mia fertilità?
In questa sezione troverai tutto quello che c’è da sapere.
Raccomandazioni
È importante ricordare che uno stile di vita sano migliora le probabilità di concepire. Per questo si deve innanzitutto avere un peso corporeo adeguato, mantenendo il proprio indice di massa corporea (IMC) nei limiti accettabili, poichè un indice basso può comportare problemi di ovulazione, mentre un eccesso di peso può essere associato a una peggiore qualità degli ovociti, così come ad alterazioni endometriali e del ciclo mestruale. Altri fattori, quali il fumo, l’assunzione di droghe, le malattie sessualmente trasmissibili e un consumo elevato di caffè e alcolici possono compromettere la fertilità di una coppia.
Si raccomanda quindi di seguire una dieta mediterranea, ricca di antiossidanti e Omega 3, e di praticare una moderata attività física.
La prima cosa che una coppia in cerca di un figlio deve sapere è che l’ovulazione avviene a metà del ciclo mestruale, se questo è regolare. Quindi, se il ciclo dura circa 28 giorni, il modo migliore per ottimizzare le probabilità di concepimento è concentrare i rapporti sessuali nel periodo dell’ovulazione, cioè tra il 12º e il 16º giorno.
Non è assodato che esistano trattamenti in grado di migliorare la qualità del seme. Esistono invece fattori che possono influire negativamente sulla sua qualità, come il fumo, il consumo di alcolici e lo stress. Alcuni trattamenti, come i complessi multivitaminici di tipo antiossidante, possono aiutare a migliorare la motilità degli spermatozoi.
Si è osservato come terapie alternative quali l’agopuntura possano migliorare la fertilità naturale in alcune coppie. Nel campo della procreazione assistita, la pratica dell’agopuntura prima e dopo il transfer degli embrioni facilita l’esecuzione della procedura perché permette un maggiore rilassamento della paziente.
Esami di infertilità femminile
Qui di seguito vengono elencati i più comuni test di infertilità femminile.
Alla nascita, le ovaie presentano già al loro interno tutti i follicoli che produrranno ovociti nell’arco dell’intera vita riproduttiva della donna. Anno dopo anno, questa riserva diminuisce fino a esaurirsi all’arrivo della menopausa.
A partire dalla pubertà, ogni mese nelle ovaie si sviluppa un follicolo che, a seguito dell’ovulazione, darà origine ad un ovulo che potrà essere fecondato.
Il modo migliore per sapere se una donna ovula è controllare i suoi cicli mestruali. Se sono regolari e non durano più di 30-35 giorni significa che sta ovulando correttamente.
La valutazione della riserva ovarica permette di analizzare la capacità delle ovaie di produrre ovociti dopo essere state stimolate. La riserva ovarica è in diretta correlazione con l’età della donna: si mantiene stabile fino ai 35 anni, poi diminuisce progressivamente.
Presso la nostra clinica è possibile eseguire diversi test che consentono di analizzare la riserva ovarica della donna; questi esami devono sempre essere richiesti nei casi di infertilità.
La valutazione della riserva ovarica aiuta a determinare il trattamento di procreazione medicalmente assistita più adatto alla coppia. Nei casi in cui la riserva ovarica è molto bassa, può essere indicato il ricorso alla donazione di ovociti.
Il miglior indicatore della qualità degli ovociti è l’età della donna: il livello ottimale di qualità si ha tra i 20 e i 35 anni di età. Non disponiamo di test che consentano di determinare la qualità degli ovociti.
Sebbene una bassa riserva ovarica sia solitamente associata a una bassa qualità degli ovociti, vi sono delle eccezioni: è infatti possibile che una donna giovane produca pochi ovociti ma di buona qualità. Allo stesso modo, una donna meno giovane può produrre molti ovociti, ma non necessariamente di buona qualità. In sostanza si può affermare che qualità e quantità non sempre vanno di pari passo; la qualità degli ovuli dipende dall’età e la quantità dalla riserva ovarica.
La sindrome dell’ovaio policistico è la causa più frequente di alterazioni dell’ovulazione. Una delle caratteristiche principali di questa condizione è la presenza di un elevato numero di follicoli nelle ovaie. In molti casi questa è associata a sovrappeso, acne ed eccesso di peluria su viso e corpo.
La perdita di peso può regolarizzare l’ovulazione nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico. Negli altri casi si consiglierà alla paziente di sottoporsi a un trattamento di induzione all’ovulazione.
Quando avviene l’ovulazione una delle tube riceve l’ovulo. Gli spermatozoi risalgono dalla vagina, attraversano la cavità uterina e percorrono le tube per trovare l’ovulo e fecondarlo.
Le tube svolgono un ruolo attivo in questo processo, in quanto devono agevolare il movimento degli spermatozoi fino all’ovulo e in seguito quello dell’embrione verso la cavità uterina.
L’esame diagnostico consigliato per accertare la pervietà delle tube è l’isterosalpingografia. Questo esame consiste nell’esecuzione di radiografie in serie mentre si inietta un mezzo di contrasto attraverso il collo dell’utero, in modo da vedere come tale liquido passa attraverso la cavità e le tube.
Il controllo delle tube è indicato solo quando l’anamnesi e i risultati degli esami complementari sono tali da suggerire un trattamento di fecondazione in vitro o di donazione di ovociti.
Per consentire di avere una gravidanza a una donna che si è sottoposta a sterilizzazione tubarica, il trattamento migliore è la fecondazione in vitro. L’intervento di riapertura delle tube ha rivelato di essere una tecnica poco efficace e molto costosa.
Le cause principali di ostruzione delle tube sono le infezioni addominali e l’endometriosi. A volte anche la chirurgia addominale può avere una ripercussione sulle tube, a causa di processi aderenziali che possono provocarne la chiusura o l’ostruzione.
L’utero è l’organo in cui si sviluppa la gravidanza; in esso si creano le condizioni ideali affinché il feto cresca fino al momento del parto.
L’utero è costituito da due strati ben differenziati, il miometrio e l’endometrio. Il miometrio è lo strato di muscolo che funge da parete, mentre l’endometrio è lo strato interno in cui si annidano gli embrioni.
Le principali alterazioni che si possono trovare nell’utero sono:
- Malformazioni: le più frequenti sono i setti uterini e l’utero arcuato; il setto uterino è quello che più frequentemente si associa a problemi della sfera riproduttiva.
- Miomi: Si tratta di formazioni fibrose che crescono nello strato muscolare dell’utero. Il rapporto tra miomi e fertilità dipende essenzialmente dalla loro ubicazione. I miomi sottomucosi, che colpiscono la cavità endometriale, sono quelli che maggiormente possono incidere sulle probabilità di ottenere una gravidanza.
- Polipi endometriali: i polipi endometriali sono formazioni ghiandolari che si trovano nella cavità endometriale. La loro diagnosi è solitamente casuale, e possono ridurre le probabilità di avere una gravidanza.
L’esame diagnostico consigliato per avere informazioni sullo stato dell’utero è l’ecografia. L’ecografia permette di esaminare la morfologia dell’utero e della cavità endometriale per escludere la presenza di forme patologiche.
L’ecografia ha il vantaggio di essere una tecnica facile, che non richiede preparazione previa e che può essere eseguita in ambulatorio.
Con l’ecografia 3D possiamo ottenere informazioni aggiuntive che semplificano la diagnosi delle malformazioni uterine evitando il ricorso a esami molto più complessi come, ad esempio, la risonanza magnetica.
Il tessuto endometriale svolge un ruolo attivo nell’impianto degli embrioni in utero. L’endometrio è recettivo all’embrione solo in un determinato periodo di ciascun ciclo mestruale. Questo periodo è detto finestra d’impianto.
La valutazione della finestra d’impianto è di grande importanza per i trattamenti di procreazione medicalmente assistita.
L’isteroscopia è un esame diagnostico della cavità endometriale che permette di visualizzare direttamente l’interno dell’utero per analizzarlo con maggiore precisione.
L’isteroscopia è indicata quando si sospettano patologie della cavità uterina. Consiste nell’introdurre una piccola telecamera all’interno dell’utero per vedere direttamente la cavità endometriale. Inoltre, permette di ottenere campioni di tessuto endometriale da analizzare.
Si ricorre al trattamento chirurgico dei problemi uterini solo per le patologie che colpiscono la cavità; in questi casi, l’intervento viene eseguito per via isteroscopica. L’isteroscopia operativa è un tipo di intervento ambulatoriale minimamente invasivo.
Esami di infertilità maschile
Secondo le statistiche, il 50% circa delle coppie che richiedono una visita specialistica per infertilità può presentare possibili problemi di sperma. Per questo motivo, il check-up di base dell’infertilità deve sempre includere un’analisi della qualità del liquido seminale.
Lo spermiogramma è l’esame più semplice per avere informazioni sullo stato degli spermatozoi. Lo spermiogramma valuta aspetti come la quantità, la motilità e la morfologia degli spermatozoi. Una bassa quantità di spermatozoi, una scarsa motilità o un numero elevato di spermatozoi con anomalie morfologiche possono determinare l’impossibilità di ottenere una gravidanza.
Quando il risultato dello spermiogramma è al limite dei valori normali si esegue un test di capacitazione (RSM). Questo test fornisce informazioni circa il numero totale di spermatozoi mobili recuperati. In funzione del risultato sarà possibile scegliere il trattamento di procreazione assistita più adeguato.
Per poter disporre di uno spermiogramma attendibile è necessario:
- Un periodo di astinenza sessuale di 3-5 giorni
- Esaminare il campione entro un’ora dal momento in cui è stato prelevato
Inoltre, occorre ricordare che l’uso di alcuni medicinali, oppure alcuni meccanismi come la febbre, possono alterare la qualità dello sperma.
È normale che si rilevino variazioni tra diversi campioni di sperma. Per questo motivo è consigliabile eseguire due spermiogrammi per giungere a una diagnosi precisa.
Non è assodato che esistano trattamenti in grado di migliorare la qualità del seme. Peggiore è la qualità del campione, più difficile sarà poterla migliorare. Nonostante ciò, in caso di alterazioni lievi della motilità, si è osservato che l’uso di antiossidanti può risultare benefico.
Nella maggior parte dei casi uno spermiogramma normale è indice di una buona fertilità maschile, però possono esserci problemi non individuabili attraverso un semplice esame dello sperma. Quando si ha uno spermiogramma normale, ma non si riesce ugualmente a ottenere una gravidanza, è consigliabile sottoporsi a un check-up andrologico completo.
Il trattamento più efficace in caso di vasectomia è la fecondazione in vitro con prelievo degli spermatozoi direttamente dai testicoli mediante aspirazione testicolare.
La reversione dalla vasectomia è limitata a casi eccezionali in cui è trascorso molto poco tempo dall’intervento, e solo in presenza di una prognosi riproduttiva favorevole.
Il varicocele è una dilatazione delle vene testicolari. Normalmente non rappresenta un problema per la fertilità, anche se, nei casi più gravi, può alterare la qualità del seme. L’intervento chirurgico è solitamente raccomandato se il paziente presenta dolore.