Il latte materno è considerato il miglior alimento per i neonati. Contiene tutti i nutrienti necessari per un corretto sviluppo e trasmette gli anticorpi materni per proteggere dalle infezioni. Per questo motivo molte madri scelgono di prolungare l'allattamento al seno oltre i 6 mesi, o addirittura un anno.
Per iniziare un nuovo trattamento di fecondazione assistita dopo il parto, è importante conoscere il rapporto tra l'allattamento al seno e la fertilità di una donna.
Quanto tempo ci vuole per la scomparsa delle mestruazioni dopo il parto?
A seconda dell'opzione scelta per l'allattamento del bambino, ci vorrà più o meno tempo per il ritorno delle mestruazioni. Se si sceglie di allattare il bambino con il latte artificiale, possono essere necessarie 8-10 settimane perché le mestruazioni tornino regolari. Se le mestruazioni non tornano dopo due o tre mesi, è necessario consultare uno specialista.
Se si allatta al seno, il ciclo mestruale può richiedere più tempo per tornare.
Prolattina, progesterone e allattamento
La prolattina è un ormone prodotto dall'ipofisi. Il suo scopo è quello di stimolare lo sviluppo del seno durante l'allattamento e la produzione di latte dopo la nascita. Prima della gravidanza, è presente a livelli molto bassi nell'organismo e aumenta progressivamente a partire dal primo trimestre di gravidanza, anche se non viene prodotto latte perché il progesterone e gli estrogeni prodotti dalla placenta inibiscono l'azione della prolattina.
L'espulsione della placenta avvia l'azione della prolattina, che rimarrà a livelli elevati per mesi dopo il parto. I livelli si abbassano nuovamente quando la madre smette di allattare.
Senza mestruazioni dopo il parto, è possibile rimanere incinta?
A causa dell'aumento del livello di prolattina, si verifica un periodo anovulatorio. Ma quando l'allattamento si riduce, il livello di prolattina torna al suo stato normale.
Allattamento al seno e riproduzione assistita: è compatibile?
L'orologio biologico non aspetta e per questo molte madri prendono in considerazione l'idea di avere un secondo figlio non appena hanno avuto il primo. Come abbiamo visto sopra, l'allattamento al seno è un processo ormonale e quindi il corpo della donna non è nel suo stato abituale, ma c'è una situazione ormonale particolare e questo interferisce con un trattamento di fecondazione assistita. Pertanto, è consigliabile separare l'allattamento al seno e l'inizio di un nuovo trattamento di fertilità per due motivi principali:
- L'allattamento al seno inibisce l'ovulazione a causa dell'alto livello di deprolattina. Pertanto, la gravidanza e l'allattamento al seno non dovrebbero essere consigliati contemporaneamente:
- Il trattamento di fecondazione in vitro (FIV) include la somministrazione di ormoni per la stimolazione ovarica, il che potrebbe interferire con l’allattamento e viceversa. Gli estrogeni influenzano i livelli di prolattina e, di conseguenza, la produzione di latte materno diminuisce.
In ogni modo, consigliamo di consultare sempre il proprio specialista per prendere la decisione migliore per voi.