Come si riconosce se una donna è infertile?
L’infertilità femminile viene diagnosticata quando una donna non riesce a rimanere incinta dopo un lungo periodo di tentativi oppure quando, nonostante l’inizio della gravidanza, non si raggiunge una gravidanza evolutiva, con conseguenti aborti spontanei o perdite gestazionali; in questo caso si parla di infertilità. Una volta stabilita la diagnosi, è necessario effettuare esami specifici per identificare la causa sottostante dell’infertilità.
I test di base per la fertilità includono analisi ormonali, valutazione della riserva ovarica , ecografia, isteroscopia in caso di sospette alterazioni della cavità uterina e isterosalpingografia per valutare la pervietà delle tube di Falloppio.
Quanti tipi di infertilità esistono?
L’infertilità, cioè l’incapacità di ottenere una gravidanza per assenza di fecondazione dell’ovulo, si classifica in due tipi principali:
- Infertilità primaria: quando la coppia non è mai riuscita a concepire.
- Infertilità secondaria: quando la coppia ha avuto almeno una gravidanza precedente, ma attualmente incontra difficoltà a concepire di nuovo.
Quando bisogna iniziare a preoccuparsi se non si riesce a rimanere incinta?
In generale, si consiglia di rivolgersi a uno specialista se, dopo un anno di rapporti sessuali frequenti e non protetti, non si ottiene una gravidanza. Nelle donne sopra i 38 anni, questo periodo di attesa si riduce a sei mesi. È inoltre consigliabile cercare assistenza medica precocemente se esistono precedenti che possono compromettere la fertilità, come irregolarità nel ciclo mestruale, endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico o interventi chirurgici ginecologici o pelvici pregressi.
Qual è l’età più fertile per un uomo?
Sebbene gli uomini producano spermatozoi per tutta la vita, la qualità del seme e la fertilità maschile diminuiscono con l’età. La qualità del seme inizia a calare intorno ai 35-40 anni, con una riduzione più marcata dopo i 45 anni. Pertanto, l’età più fertile per gli uomini è generalmente prima dei 45 anni.
Come si può sapere se un uomo è fertile?
La valutazione della fertilità maschile inizia generalmente con lo spermiogramma, che valuta quantità, motilità e morfologia degli spermatozoi. In base ai risultati, possono essere indicati esami complementari come analisi ormonali, studi genetici o ecografie dell’apparato riproduttivo per identificare le possibili cause di infertilità.
Dott.ssa Cristina Guix
Ginecologa esperta in fertilità presso Barcelona IVF