Iniziare un trattamento di riproduzione assistita può generare molte domande. In “Aggiornamenti sulla fertilità”, i nostri specialisti rispondono ai dubbi più frequenti dei nostri pazienti, fornendo informazioni chiare e basate su prove scientifiche.
In questa edizione, affrontiamo questioni chiave sulla qualità embrionale, l'impianto e l'aborto ripetuto. Spieghiamo come vengono valutati gli embrioni, quali fattori possono influenzare il loro sviluppo e quali strategie possono migliorare i tassi di successo in un trattamento di fertilità.
Se sei in un processo di riproduzione assistita o stai pensando di avviarlo, questa sezione ti aiuterà a comprendere meglio ogni fase e a risolvere alcune delle preoccupazioni più comuni.
Come si fa a sapere se gli embrioni sono di buona qualità?
La qualità degli embrioni viene valutata in base a criteri morfologici e genetici. Nella valutazione morfologica, gli embriologi analizzano, tra gli altri fattori, il numero e la simmetria delle cellule, il loro tasso di frammentazione e la presenza di multinucleazione (più nuclei nella stessa cellula).
Inoltre, a Barcelona IVF disponiamo della tecnologia iDAScore, un sistema basato sull'intelligenza artificiale che valuta la qualità degli embrioni con criteri oggettivi. La tecnologia iDAScore aiuta gli embriologi a ottimizzare il processo di selezione degli embrioni e a migliorare i tassi di successo.
D'altra parte, la diagnosi genetica preimpianto (DGP) consente di rilevare anomalie cromosomiche e genetiche negli embrioni prima del loro trasferimento, aumentando le probabilità di impianto e riducendo il rischio di aborto spontaneo.
Cosa fare e cosa non fare per favorire l'impianto dell'embrione?
Gli specialisti in riproduzione assistita si assicurano che l'endometrio sia in fase ricettiva al momento del trasferimento dell'embrione.
Prima di eseguire un trasferimento embrionale, è importante eseguire i test necessari per assicurarsi che la cavità uterina sia corretta. In generale, un'ecografia vaginale è sufficiente, ma a volte è necessario eseguire una diagnosi isteroscopica o persino una biopsia endometriale per verificare che l'endometrio sia corretto.
A livello personale, una volta effettuato il trasferimento, non esistono misure specifiche che garantiscano l'impianto dell'embrione. Si raccomanda di mantenere una routine normale e rilassata, seguendo le istruzioni del team medico. Si consiglia di mantenere una dieta equilibrata, evitare il consumo di tabacco e alcol e cercare di ridurre lo stress.
Quanti giorni ci vogliono perché l'embrione si impiani nell'utero?
In un ciclo naturale, una donna con cicli regolari avrà la finestra di impianto tra il 19° e il 21° giorno del ciclo mestruale.
Nei processi di fecondazione in vitro (FIV), il tempo di impianto dipende dallo stadio di sviluppo dell'embrione al momento del trasferimento:
· Embrione al 3° giorno: l'impianto può richiedere dai 3 ai 5 giorni.
· Blastocisti (5 giorni): Di solito si impianta tra 1 e 2 giorni dal trasferimento.
Quando si considera un aborto ripetuto?
L'aborto ripetuto è definito come la perdita di due o più gravidanze consecutive prima della 20a settimana di gestazione.
Quali test eseguire dopo aborti ripetuti?
In caso di aborti ripetuti, si raccomanda una valutazione completa che includa:
· Studi genetici:
o Analisi del cariotipo in entrambi i membri della coppia per rilevare anomalie cromosomiche.
o Studio cromosomico e valutazione dello stato di frammentazione del DNA spermatico.
· Valutazione anatomica:
o Isteroscopia per esaminare la cavità uterina ed escludere malformazioni, polipi, miomi o aderenze.
· Analisi immunologiche:
o Rilevamento di anticorpi antifosfolipidi e altre alterazioni immunologiche associate a un maggior rischio di aborto.
· Studio del microbioma endometriale
o Identificazione di possibili infezioni croniche asintomatiche che possono interferire con l'impianto embrionale.
· Studi ormonali:
o Compresa la valutazione degli ormoni tiroidei e della prolattina.
· Studio delle trombofilie:
o Analisi delle alterazioni dei fattori della coagulazione che potrebbero aumentare il rischio di aborto.
Dott.ssa Cristina Guix
Ginecologa esperta in fertilità presso Barcelona IVF