Gravidanza dopo un cancro: è possibile?

30 / 09 / 2019

Sono numerose le donne che dopo essere state diagnosticate con questa malattia o dopo averla superata, si chiedono se è possibile essere madri dopo un cancro, dato che i trattamenti per combatterlo possono incidere negativamente sulla fertilità. Ci accingiamo a spiegarvi se il cancro e la gravidanza sono compatibili.

Cancro e gravidanza

“Posso avere figli dopo aver sofferto un cancro?” o “La gravidanza dopo il cancro è sicura?”

Sono alcune delle preoccupazioni più comuni delle donne che sono riuscite a superare questa malattia e che stanno considerando la gravidanza in seguito alla chemioterapia o radioterapia.

Anche se è vero che il fattore genetico può far sì che si sviluppi un cancro, l’incidenza di cancri vincolati con un gene trasmesso da genitori e figli è solo tra il 5% e il 10%. Quindi le possibilità che i figli lo soffrano sono molto basse.

D’altra parte, non si è dimostrato che la gravidanza possa far sì che il cancro si riproduca, nonostante i cambi ormonali che sperimenta la donna durante questo periodo.

Tra l’altro ci sono evidenze che si può vivere una gravidanza perfettamente normale anche dopo la chemioterapia o radioterapia, senza alcun pericolo per la madre o il feto sempre e quando sia intercorso il tempo necessario dopo la fine del trattamento contro la malattia. L’oncologo sarà la persona che, una volta superata la malattia, potrà consigliare il miglior periodo per la ricerca di una gravidanza.

Esistono molti tipi di cancro che non compromettono la fertilità della donna, per cui possiamo affermare che la gravidanza dopo il cancro sì è possibile. Nonostante questo non è possibile assicurare che cancro e gravidanza siano fattibili al 100% in tutti i casi, dato che dipende dal tipo sofferto e da come si sia sviluppato ogni caso in maniera individuale.

Per questo motivo, raccomandiamo sempre di consultare un medico specialista (oncologo) e, nel caso sia possibile, prendere le misure pertinenti atte a preservare la fertilità.

Misure per preservare la fertilità

Grazie ai progressi della scienza nella diagnosi e trattamento di questa malattia il tasso di mortalità si è ridotto. Allo stesso tempo sono migliorate anche le tecniche per la preservazione della fertilità in donne giovani, permettendo che cancro e gravidanza non siano incompatibili.

La vitrificazione di ovociti si presenta come una soluzione altamente efficace. Questa tecnica consiste nel congelamento ultra rapido degli ovociti o embrioni con nitrogeno liquido a -196ºC con il fine di mantenerli congelati durante il periodo di tempo desiderato, senza alterarne lo stato o la qualità. In questo modo, non appena la paziente abbia superato il cancro e desideri essere madre, si procederà a devitrificare gli ovociti per la propria inseminazione e il posteriore trasferimento degli embrioni.

Per poter portare a termine questa tecnica volta alla preservazione della fertilità, la paziente deve sottomettersi ad un trattamento ormonale di stimolazione ovarica.  Questo favorisce l’ovulazione del maggior numero possibile di ovociti.

Attualmente si può cominciare la stimolazione ovarica in qualsiasi giorno del ciclo femminile e questo fa sì che il trattamento si riduca della metà. Nello stesso modo ci sono casi nei quali non è possibile ritardare il trattamento per combattere la malattia, quindi consigliamo di valutare ogni singolo caso con lo specialista.

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