Quando si prende in considerazione un trattamento di fecondazione in vitro (FIVET) sorgono molti dubbi: cosa succederà ora? Come sarà il processo? A quali esami sarò sottoposto? E così via. Per questo motivo, in questa pubblicazione ti spieghiamo nel dettaglio il trattamento più noto della riproduzione assistita .
Fase 1: Stimolazione ovarica e controlli ginecologici
Il processo comincia con l'inizio del ciclo mestruale, cioè il primo giorno di sanguinamento. In questa fase, la stimolazione ovarica controllata viene effettuata somministrando ormoni con iniezioni sottocutanee per circa 10-12 giorni. Allo stesso tempo, dovrai recarti in clinica per effettuare controlli ecografici per controllare se i follicoli sono maturi. In genere, si ritiene che quando il follicolo misura 16-18 mm, al suo interno ci sia già un ovocita maturo. Inoltre, si analizza la concentrazione dell'ormone estradiolo nel sangue che, insieme alle dimensioni del follicolo, ci permette di prevedere il numero di ovuli che si otterranno. Una volta che i follicoli raggiungono le dimensioni necessarie, viene provocata l'ovulazione e programmata la puntura ovarica.
Fase 2: Ottenere ovuli e spermatozoi
Questa fase comincia con l'ottenimento dei gameti di entrambi i sessi. Nelle donne, si estraggono gli ovuli generati grazie alla stimolazione ovarica. Questo processo è chiamato puntura ovarica. La paziente entra in sala operatoria e le viene somministrato un sedativo per evitare dolore e rendere più confortevole l’intervento. La procedura dura circa 20 minuti e la paziente può tornare a casa dopo circa 2 ore. Nelle 6 ore precedenti alla puntura ovarica non si può né bere né mangiare. Nel caso degli uomini, lo sperma si ottiene con l’eiaculazione; nei casi in cui non ci sono spermatozoi nell'eiaculato, potrebbe essere necessario eseguire una puntura testicolare in anestesia locale. È anche possibile ottenere un campione di sperma da un donatore.
Fase 3: Insieme di processi in laboratorio
Questa fase comprende tutti i passaggi che avvengono in laboratorio dopo l'ottenimento dei gameti. Il primo è la fecondazione in vitro, cioè dove gli ovuli vengono fecondati dagli spermatozoi. Gli embrioni risultanti dalla fecondazione saranno tenuti all'interno di incubatori che presentano le condizioni ideali per la loro crescita, ciò che viene chiamato coltura embrionale. Viene effettuata un'analisi quotidiana dell'evoluzione di ciascun embrione fino al raggiungimento dello stadio di blastocisti, cioè fino al 5° giorno di sviluppo.
Fase 4: Trasferimento degli embrioni all'interno dell'utero
Dopo 5 giorni di coltura degli embrioni, viene eseguito il trasferimento embrionale, che consiste nel depositare gli embrioni creati in laboratorio all'interno della cavità uterina. La sua durata è di circa 10 minuti e non richiede né ricovero ospedaliero né anestesia.
A questo punto il trattamento termina e inizia la cosiddetta attesa della beta, cioè il periodo che intercorre tra la fine della FIVET e il test di gravidanza.
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