Quest’ articolo potrebbe anche intitolarsi "le due settimane più lunghe ", perché per chinque venga coinvolto in un trattamento di fertilità, queste due settimane lo sono.
Le due settimane di attesa sono quelle che tracorrono fra il trasferimento di embrioni e il test di gravidanza.
Spiegheremo quello che può o non può succedere in questo periodo, i sintomi o segni che possono darsi e se questi possono essere una buona o una cattiva prognosi.
Vedremo anche quando si può fare un test di gravidanza affinchè sia positivo (e non un falso positivo) e altre cose interessanti.
Il miglior consiglio che si può dare ad un paziente è di provare a prendersi le cose con calma e di condurre una vita normale. Così, appena stabilito come affrontare questo periodo (prendersela con calma!) vedremmo diverse questioni relative a queste due settimane.
1. Il resto
Dico spesso ai miei pazienti che subito dopo il trasferimento di embrioni, sono "tecnicamente incinta" anche se l'embrione può ancora metterci due o tre giorni ad impiantarsi (a seconda che il trasferimento sia due o tre giorni dopo l’ ottenimento di ovuli). Per questa raggione, i consigli sono gli stessi che quelli che vengono dati ad una donna incinta: evitare sforzi fisici forti e situazioni rischiose (non è il momento migliore per iniziare la mountain-bike). Oltre a queste limitazioni minori le permettiamo di fare di tutto. Una cosa che non è più messa in discussione e che non è stato dimostrato il fatto che il riposo assoluto aumenti i tassi di gravidenza. Communque, si consiglia di riposarsi un paio di ore allo scopo di ridurre le contrazioni dell’utero che possono avenire dopo il trasferimento di embrioni. Per quanto riguarda il loro lavoro (e qui includiamo i viaggi in aereo), se stanno per andare avanti con il loro lavoro dopo un test di gravidenza positivo, credo che sia meglio continuare allo stesso modo in questi giorni. Alla fine il test appare positivo una volta che l’embrione si sia impiantato dieci giorni prima, quindi la situazione è esattamente la stessa sia prima che dopo il test di gravidanza. Per questo non ha senso passare 15 giorni di riposo assoluto (come raccomandato da certi medici) per tornare alla vita normale dopo un positivo quando non cambia assolutamente nula quando il test é positivo.
2. Lo stress
Continuiamo con il punto più difficile e controverso. Nelle pagine di Google si possono trovare tanti articoli che affermano lo stress non pregiudica l'esito (link al nostro articolo dell’ Universitá di Cardiff) ed altri che affermano di si (link all'articolo di BostonIVF corpo-mente???). Per noi lo stress è inerente a qualsiasi trattamento di fertilità. È impossibile non sentirsi stressato quando sia il giorno in cui stavi aspettando, sia il giorno del positivo e sia il giorno in cui rimanerai incinta, sono lì dietro l’angolo. Quindi non crediamo che lo stress riduca i tassi di gravidanza e riteniamo che ”fa parte dei trattamenti" e che è impossiblie non sperimentarlo prima del test di gravidenza. Un'altra cosa è come affrontare questo stress e come stnno i pazienti durante l'intero procedimento. Qui è dove l’appoggio psicologico e gli altri procedimenti come l'agopuntura (dedichiaremo un intero articolo a questo procedimento) e medicine alternative possono aiutare molto.
3. I sintomi e i segni
Sono sicuro che la maggior parte dei nostri lettori hanno conoscuito quache persona che si sentiva assolutamente incinta prima di un test negativo o qualcuno che non aveva dei sintomi e poi ha scoperto di essere in cinta di gemelli. Purtroppo non c'è nessun sintomo né segno che in modo affidabile sia in grado di prevedere l'esito del ciclo. Soprattutto perché la maggior parte dei sintomi consueti (sonnolenza, nausea…) e segni di una gravidanza precoce (ritenzione di liquidi, gonfiore intestinale) sono prodotti da un ormone, e i livelli di questao ormone sono molto alti dopo un trattamento di fertilità, abbastanza alti per imitare quello che succede in una gravidanza, pur non essendo incinta.
Per fortuna accade lo stesso con le considerati brutti segni (crampi, macchie di sangue, o semplicemente "non sentire assolutamente nessun sintomo"). Soprattutto dopo una fecondazione in vitro non è raro avere le ovaie grandi a causa della stimolazione e addirittura queste possono ingrandirsi in caso di gravidanza. Questo improvviso aumento di dimensioni delle ovaie può fare in mode che la paziente si senta come se stesse per avere la menstruazione e che abbia dei crampi senza che questa sia una brutta notizia, ma essattamente l’opposto. Qualcosa di simile accade in merito agli spotting che alcuni pazienti possono avere un paio di giorni prima del test di gravidanza. Quello è il cosiddetto "spotting di impianto" che può aver luogo dopo un trattamento di fertilità e, sebbene accada più vicino al giorno della prova della gravidenza, è meno probabile che il test di gravidenza sia positivo. A volte i pazienti pensano che sia il ciclo quando si trata soltanto di perdite di sangue per impianto.
4. Test di gravidanza
In questo caso ci sono delle differenze tra cicli stimolati (FIV o IUI) e quelli in cui viene usato un tratamento ormonale sostitutivo (ovodonazioni e cicli di criotransfer) visto che nel primo gruppo la betaHCG, l'ormone che rileva il test di gravidenza, viene utilizzato per attivare l'ovulazione e può essere rilevata nel sangue fino a 10 giorni dopo l'administrazione e può provocare dei falsi positivi se la prova viene effettuata troppo presto. Anche un risultato positivo puo essere rilevato prima, a seconda del numero di embrioni che sonno stati impiantati; cioè, con più di un sacco gestazionale, di solito i livelli sono piu alti e possono essere rivelati prima. Comunque bisogna avere pazienza ed aspettare fino a 14 giorni prima dell’ottenimento degli ovociti (o del transfer dei congelati o di un ciclo di donazione) poichè potrebbe essere un falso negativo mentre la paciente è veramente incinta. Ad ogni modo, si deve aspettare 2 settimane.
E questo è tutto per ora. Sono sicuro che ci saranno delle altre dubbi e preoccupazioni durante questo periodo. Come sempre esitate a chiederci. Faremo del nostro meglio per aiutarvi a far fronte a queste due settimane di attesa