La scienza e la società si sono evolute con l'emergere di nuovi modelli familiari e il riconoscimento dei diritti di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere. Anche la riproduzione assistita non ha fatto eccezione. Per questo motivo, di seguito, vi spieghiamo le opzioni di trattamento per la comunità LGBTIQ+ disponibili presso la clinica Barcelona IVF .
Trattamenti per coppie di donne
Nel caso di coppie lesbiche, esistono diversi trattamenti per formare una famiglia.
Il più utilizzato è sicuramente l'inseminazione artificiale con seme di donatore. Questo trattamento si basa sull'uso di un campione di sperma di donatore, precedentemente preparato in laboratorio, e poi iniettato all'interno dell'utero di una delle donne della coppia.
Nel caso di donne con più di 35 anni d’età, con bassa riserva ovarica o problemi di fertilità, si ricorrere generalmente ad una Fecondazione in Vitro (FIV) con seme di donatore. Questa tecnica si realizza estraendo gli ovuli di una delle donne della coppia e fecondandoli in laboratorio con un campione della banca del seme. Una volta ottenuti gli embrioni, questi vengono trasferiti nell'utero materno.
Esiste inoltre una tecnica specifica per le coppie lesbiche: il metodo ROPA . Il nome corrisponde alle iniziali di Ricezione degli Ovociti della Coppia e permette di condividere la maternità tra due donne. Questo metodo si basa sul fare un ciclo di Fecondazione in vitro (FIV) con seme di donatrice ad una donna della coppia (madre genetica) per ottenere embrioni in laboratorio e, successivamente, trasferirli nell'utero dell'altra donna della coppia (madre gestante). In altre parole, una apporta i suoi ovuli e l'altra porterà la gravidanza. Un dato interessante riporta che, secondo alcune ricerche scientifiche, l'embrione non solo adotterebbe le caratteristiche genetiche della madre biologica, ma acquisirebbe anche parte di quelle della madre gestante.
I tassi di successo del metodo ROPA sono spesso alti, anche se va detto che il successo del trattamento dipende da diversi fattori, come la qualità degli ovuli o l'età della donna in gravidanza. Per questo motivo, è fondamentale effettuare una diagnosi riproduttiva completa per valutare la fattibilità del trattamento di ogni caso in particolare.
Trattamento per le persone transessuali
Anche nel caso della transessualità la riproduzione assistita fornisce un aiuto per creare una famiglia. Le persone transessuali, cioè coloro che hanno iniziato una transizione di genere, possono preservare i loro gameti prima di iniziare il processo. Le donne transessuali, prima di sottoporsi a trattamenti ormonali o interventi chirurgici, possono congelare i loro ovuli mediante vitrificazione o fecondarli con lo sperma di una coppia (o di un donatore) per ottenere embrioni. Nel caso degli uomini transessuali, si può preservare lo sperma per utilizzarlo, in seguito, tramite fecondazione degli ovuli.
Inoltre, grazie all'attuale legislazione spagnola, anche le persone transessuali possono beneficiare della donazione di ovuli o sperma e delle tecniche di riproduzione assistita per ottenere la gravidanza.
In definitiva, oggi esistono tanti trattamenti disponibili per la comunità LGBTIQ+ che consentono alle coppie di soddisfare il loro desiderio di avere figli.