Preservare la fertilità con la vitrificazione degli ovociti
30 / 09 / 2019
Prolungare l’orologio biologico riproduttivo ed assicurarsi una buona fertilità dopo aver avuto un intervento chirurgico oggi è possibile grazie alla vitrificazione dei propri ovociti. Nel procedimento si conservano gli ovociti ad un età giovane, quando cioè si ha ancora un buon potenziale per creare una gravidanza.
Per preservare la fertilità della donna, con buone possibilità di riuscita, bisogna tener presente la sua età e la riserva ovarica. L’età ideale per realizzare la vitrificazione non esiste, però è consigliabile farlo prima dei 36 anni, quando il numero degli ovuli e la qualità degli stessi è ancora ottimale. In questo modo, nel caso si dovessero usare in un futuro gli ovociti vitrificati, si otterrebbe il miglior tasso di sopravvivenza al momento dello scongelamento degli ovuli e quindi una maggiore possibilità di ottenere la gravidanza.
La vitrificazione degli ovuli si presenta quindi come la soluzione per poter posticipare la maternità e come l’opportunità per quelle donne cui capacità riproduttiva può essere danneggiata a causa di una malattia, come il cancro o anche per gli effetti di un trattamento di chemioterapia che compromette la riserva ovarica.
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