Il dottor Olivares è un' altra pietra miliare nella nostra vita

Il Dottor Olivares è un’altra pietra miliare nella nostra vita Raffaella, 35 anni.   In questo episodio potrete conoscere la storia di Raffaella e Piero che, dopo vari tentativi, hanno deciso di rivolgersi al Dottor Olivares per poter ricorrere a una fecondazione in vitro e alla banca del seme. Rimango incinta, non di uno ma di ben due gemelli: “BINGO”

Ascoltalo su

Trascrizione

[00:00:13.960] - Barcelona IVF

IN Fertile-CAST, the Barcelona IVF Podcast.

[00:00:13.960] - Samanta (Barcelona IVF)

Ciao a tutti e benvenuti al podcast dedicato alla PMA. Io sono Samanta dalla clinica, a Barcellona, IVF e oggi siamo lieti di ospitare qui con noi Raffaella e Piero, che ci racconteranno la loro esperienza con la fecondazione in vitro e la banca del seme. Benvenuti Raffaella e Piero.

[00:00:33.660] - Raffaella

Ciao, ciao Samanta.

[00:00:34.500] - Piero

Ciao.

[00:00:34.850] - Samanta (Barcelona IVF)

Allora Raffaella e Piero, cosa vi ha fatto arrivare a prendere questa decisione di ricorrere a un trattamento di PMA?

[00:00:42.560] - Raffaella

Dunque, noi il giorno della vigilia di Natale del 1998 abbiamo scoperto che mio marito, Piero, era completamente azoospermatico. Di lì è cominciata tutta una trafila di esami, di cose per vedere se era possibile in qualche modo utilizzare le cellule che producono gli spermatozoi e queste cose... Ma non c'è stata la possibilità. Quindi, l'unica possibilità era quella di una fecondazione eterologa. E' stato lui stesso a propormela, nel senso che lui non ci vedeva assolutamente niente di strano, di particolare e mi ha detto "Se vuoi per me questa soluzione va bene".

[00:01:37.220] - Raffaella

E quindi, insomma, dopo varie indagini, ecc... Siamo approdati in Svizzera per tentare delle inseminazioni intrauterine. Quindi io mi monitoravo l'ovulazione e poi andavo e mi iniettavano, diciamo, del seme direttamente in utero. Purtroppo abbiamo avuto qualche falso positivo, qualche positivo che si è subito negativizzato ma niente di concreto. E ogni volta che il test mi diceva che non era andata bene, questa cosa mi demoralizzava un po' di più. Tanto che a un certo punto Piero era preoccupato per la mia salute mentale e mi ha detto "Basta, non ti fa bene, non è una cosa che possiamo continuare all'infinito". Io ho accettato in quel momento ma non ero serena, non ero tranquilla. Nonostante avessimo percorso altre strade, che comunque avevamo già messo in campo come famiglia, queste strade nella mia mente non sostituivano quelle della gravidanza, della maternità di pancia.

[00:03:09.100] - Raffaella

E quindi a un certo punto ho tirato fuori il coraggio e gli ho detto "Senti, io però ci voglio provare ancora, se tu sei d'accordo". E allora abbiamo detto "Va bene". Abbiamo fatto un tentativo qua in Italia, ma nel frattempo era passata la legge 40 del 2004; mancava ancora la copertura finanziaria, quindi non era ancora realmente entrata in vigore e siamo riusciti ancora a fare un tentativo qua in Italia. La gravidanza è iniziata ma purtroppo in undicesima settimana abbiamo scoperto che si era già fermata, forse addirittura da qualche settimana.

[00:03:51.880] - Raffaella

Però questa cosa ha cambiato l'atteggiamento di Piero, che in quell'occasione si è sentito incinto anche lui. Cioè veramente abbiamo cominciato a crederci.

[00:04:03.830] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo.

[00:04:03.940] - Raffaella

Ha cambiato proprio modo di approcciarsi a questa cosa. E quindi a quel punto non si poteva più fare in Italia, abbiamo cercato di contattare centri all'estero e quello che ci ha convinto di più è stato il dottor Olivares da Barcellona. E quindi ci siamo messi in contatto, siamo andati a fare una prima visita proprio con un altro atteggiamento, più positivo, più convinto.

[00:04:38.830] - Samanta (Barcelona IVF)

E come siete stati accolti dal dottor Olivares? Com'è stata la vostra prima esperienza con lui?

[00:04:41.770] - Raffaella

Allora, all'epoca, stiamo parlando del 2004, lui non parlava ancora italiano, io non parlavo spagnolo, tutti e due parlavamo molto bene l'inglese e quindi la comunicazione era assolutamente funzionale, ma in inglese. E lui è stato veramente carino: ci ha accolti, ci ha spiegato tutto quanto, ci ha rassicurato... È stato veramente molto umano. È stato una figura che nel nostro cuore-

[00:05:11.880] - Samanta (Barcelona IVF)

Fondamentale.

[00:05:12.020] - Raffaella

Ha subito trovato un posto suo. Quindi dopo questa prima visita siamo tornati, nel frattempo io ho cominciato a fare le cure ormonali e siamo tornati per il pick up. Il pick up, che è stato nel luglio del 2004, è andato bene. Nel frattempo qui era cominciata la campagna referendaria per abolire la legge 2004, quindi ci aveva seguito una giornalista, per seguire questa cosa all'estero ecc... E quindi io mi ricordo il giorno del pick up, in cui mi avevano dato non so quale droga prima dell'anestesia, in cui ero molto ecumenica, peace and love, [incomprensibile 00:06:10]. Mi ricordo questo momento come un momento di pace assoluta, sempre in inglese, mi rivolgevo a mio marito in inglese. E quindi il pick up ha dato un certo numero di ovuli che poi hanno prodotto cinque embrioni che sono sopravvissuti dopo le prime ore, dopo i primi giorni.

[00:06:40.670] - Raffaella

Quindi subito, quella volta, il dottor Olivares ha deciso per l'impianto di tre di questi embrioni, perché all'epoca credo che ci fossero linee guida diverse su queste cose.

[00:06:54.100] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo. E quindi siete arrivati poi al primo transfert già?

[00:06:57.440] - Raffaella

Sì, praticamente subito. Abbiamo scherzato sul fatto che se ne avessi avuti tre gliel'avrei lasciato uno davanti alla porta, perché tre erano troppi e queste cose qua. Insomma è stato tutto molto sereno, molto tranquillo.

[00:07:15.140] - Samanta (Barcelona IVF)

E come è andata il primo transfert, Raffaella? Qunado siete torn-

[00:07:17.500] - Raffaella

Come?

[00:07:17.700] - Samanta (Barcelona IVF)

Il primo transfert quando siete tornati con Piero, come è andata? Com'è state le vostre emozioni?

[00:07:37.240] - Raffaella

Il primo transfert noi eravamo ancora pieni di speranza, un po' dubbioisi...

[00:07:38.680] - Piero

Ci sentivamo un po' sospesi, ecco.

[00:07:38.960] - Raffaella 

Ci sembrava che tutto quello che facevamo potesse essere un rischio per l'eventuale gravidanza. Io ho preso l'aereo invece di viaggiare in auto per andare in Puglia, perché mi sembrava troppo faticoso il viaggio in auto... Però alla fine il test è risultato di nuovo debolmente positivo ma non sufficientemente positivo. A quel punto il dottor Olivares mi ha fatto fare un'altra serie di esami per la poliabortività, visto che appunto di falsi positivi ne avevo avuto più di uno, ed è venuto fuori che io avevo una mutazione genetica, anche solo in forma eterozigote, che però poteva essere responsabile di trombi-

[00:08:28.580] - Samanta (Barcelona IVF)

Questi aborti, no?

[00:08:28.700] - Raffaella

Della placenta. E quindi quando siamo tornati a novembre per prendere i due embrioni che erano stati congelati, avanzati dal transfert precedente, mi ha prescritto punture di eparina per tutti i primi tre mesi, tutti i giorni. Siamo tornati a novembre e hanno scongelato questi due embrioni rimanenti-

[00:09:00.350] - Samanta (Barcelona IVF)

Ti hanno fatto il scondo transfert.

[00:09:00.380] - Raffaella

E me li hanno impiantati.

[00:09:03.710] - Samanta (Barcelona IVF)

Com'è stato rivivere un secondo transfert dopo il primo che non è andato?

[00:09:12.550] - Raffaella

Io non credo al pensiero magico però, quando noi ci siamo trovati da soli subito dopo che è stata fatta questo transfert, questa bollicina si vedeva sul monitor all'interno del mio utero e ci hanno lasciati da soli, per noi quello è stato un momento magico. Cioè è stato molto intenso. Ci siamo guardati consapevoli che stava succedendo qualcosa più che la volta precedente diciamo, in qualche modo.

[00:09:51.850] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo, una sensazione di quelle-

[00:09:53.600] - Piero

Più che altro noi ci credevamo di più in quel momento.

[00:09:56.020] - Samanta (Barcelona IVF)

Eravate più pronti mentalmente.

[00:09:57.910] - Piero

Avevamo un po' la sensazione che tutto questo lunghissimo, enorme, per certi versi veramente scoraggiante, però era maturato in qualcosa di positivo. Forse questo problema, dell'ultima questione della cura di eparina, non lo so, sembrava un po' come dire "Abbiamo anche una possibilità nuova che prima non avevamo preso in considerazione". E quindi c'era anche un po' questa serenità. In un certo senso avevamo poi anche abbandonato le ansie, avevamo deciso che la dovevamo provare a vivere con maggior serenità. Almeno io avevo abbandonato le ansie.

[00:10:36.710] - Raffaella

Le ansie è difficile abbandonarle. Le ansie ci sono sempre state e inoltre è più facile parlarne col senno di poi.

[00:10:44.980] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo, che viverle al momento stesso.

[00:10:46.600] - Raffaella

Se non fosse andata bene non saremmo qua a andare a risotterrare queste sensazioni.

[00:10:53.140] - Samanta (Barcelona IVF)

Anzi, però abbiamo detto una cosa, scusami se ti interrompo Raffaella. Come hai vissuto tu la questione di dover ricorrere alla banca del seme? Cioè, hai avuto l'esperienza di poter sapere chi fosse il tuo donatore all'epoca o no?

[00:11:11.480] - Raffaella

Allora.

[00:11:12.960] - Piero

[incomprensibile 00:11:13].

[00:11:12.960] - Raffaella

A me... No, ha detto a me, vero?

[00:11:14.510] - Samanta (Barcelona IVF)

No, no, a Piero-

[00:11:15.160] - Raffaella

Scusami, mi sono sbagliata io.

[00:11:15.360] - Samanta (Barcelona IVF)

Della questione della banca del seme. Prima di arrivare poi al transfert mi volevo soffermare su questo, sulle emozioni anche di Piero sul punto emozionale ricorrendo alla banca del seme.

[00:11:30.000] - Piero

Come ha già detto Raffaella prima, io ero molto sereno da questo punto di vista, non mi ha mai creato nessun tipo di agitazione l'idea che ci potesse essere un donatore, non è che uno si senta meno uomo per quello. Il punto è stato che si parlava di somiglianza, mica somiglianza, e io dissi molto serenamente "Non ho nessuna richiesta in tal senso, non vedo motivi per dire qualcosa su questo". Il dottore aveva detto "Ovviamente non si cerca una persona veramente somigliante, però per qualche ragione si tende ad avere dei caratteri fondamentali simili. Dopodiché quello che abbiamo noi utilizzeremo". Non ho fatto neanche fantasie, devo dire. L'unica fantasia, ma non è veramente mia, è un po' indotta, sono cose che abbiamo parlato con amici: mi immagino questa persona come una persona generosa, che comunque è disposta a lasciare qualcosa di sé verso il mondo senza chiedere nulla in cambio. Comunque andiamo pure avanti.

[00:12:47.180] - Samanta (Barcelona IVF)

Grazie Piero, era molto importante questo, anche capire un po' il tuo punto di vista su questa parte qua, comunque delicata. Quindi ti ringrazio. Allora Raffaella e Piero ritorniamo al nostro secondo transfert. Quindi, mi avete detto che avete provato una emozione questa volta diversa, come una sensazione che qualcosa andasse completamente per il verso giusto.

[00:13:11.480] - Raffaella

Ma sì, questa sensazione aleggiava. Nel senso che mentre le altre volte non osavamo concederci troppe speranze, perché avevamo paura che volare troppo alto poi ci facesse cadere più rovinosamente. Questa volta ci siamo detti "Non è possibile tarpare questa speranza. Godiamocela. Finché non abbiamo il test negativo siamo incinti. Finché nessuno ci dirà il contrario le cose stanno andando bene". Infatti mi ricordo che quando prendemmo il pullman per andare in aeroporto, era un pullman a due piani, e erano dei tifosi inglesi che erano venuti a vedere non so quale partita a Barcellona... Noi eravamo al piano di sopra e al piano di sopra dei tifosi si erano messi a fumare. Al che io sono andata da loro dicendo "Per cortesia, potreste non fumare? Che sono incinta". Cioè io ero tipo incinta da 24 ore, però con una certa baldanza sono andata a chiedere di smettere di fumare perché ero incinta.

[00:14:33.660] - Raffaella

E effettivamente questa positività ci ha accompagnati fino al [incomprensibile 00:14:43] del valore del beta HCG, che ci ha subito fatto capire che non solo era un positivo, era un molto positivo.

[00:14:54.220] - Samanta (Barcelona IVF)

C'era tanta positività nell'aria.

[00:14:58.210] - Raffaella

[interferenza 00:14:58]. Ormai noi avevamo una laurea ad honoris causa in queste cose, perché comunque seguivamo forum, cose varie... E quindi avevamo una precisa consapevolezza di cosa volesse dire quel numero. E da subito abbiamo capito che non era uno solo ma che erano due. Però quando siamo andati a fare la prima ecografia il ginecologo che ce l'ha fatta, che era quello che mi aveva seguito nella parte preliminare, ci ha detto "Sì, sembra che ce ne siano due, ma uno è molto più indietro e verrà probabilmente riassorbito. E se così non fosse dovete valutare voi se fare una selezione embrionale, perché è evidente che questo secondo embrione non ha la stessa forza, la stessa crescita dell'altro".

[00:15:57.280] - Raffaella

Noi siamo usciti di lì un po' perplessi e poi ci siamo detti "Tu la faresti una selezione embrionale? No, io nemmeno". E quindi abbiamo rinunciato a fare villocentesi,

[00:16:10.610] - Piero

Amniocentesi.

[00:16:10.810] - Raffaella

Amniocentesi e tutti questi esami invasivi. All'epoca non c'erano ancora quelli su sangue, se ne parlava solo. E quindi abbiamo fatto ecografie, tutti quei valori che non erano invasivi, la plica nucale, queste cose qua... Che non dicevano niente se non che il secondo embrione cresceva organicamente ma un po' in ritardo.

[00:16:39.160] - Raffaella

Loro dicevano "Se noi non sapessimo con certezza che sono stati concepiti nello stesso istante e trasferiti nello stesso istante, potremmo pensare che effettivamente siano stati concepiti con almeno una settimana di diversità".

[00:16:52.700] - Samanta (Barcelona IVF)

Di diversità. E invece alla fine?

[00:16:55.480] - Raffaella

Alla fine questi embrioni sono diventati dei feti, hanno continuato a crescere sempre con questa piccola differenza di dimensioni e di crescita. Quando abbiamo fatto la morfologica ci hanno detto il sesso, hanno visto che quello più piccolo era una femmina. Noi speravamo tanto in avere almeno una femmina e poi il massimo sarebbe stata la coppia. Infatti quando il medico è riuscito a vedere il secondo ha detto "Bingo". E questa cosa è rimasta-

[00:17:36.400] - Samanta (Barcelona IVF)

La coppia perfetta.

[00:17:36.460] - Raffaella

Nel lessico familiare, tanto che una volta che ho portato i gemelli dal pediatra e poi l'ho riferito a Piero, Piero mi ha detto "Che cosa ha detto il dottore?" e Marco ha detto "Il dottore ha detto bingo". E' ancora rimasta a quella cosa che noi raccontavamo della morfologica.

[00:17:58.040] - Samanta (Barcelona IVF)

Beh ad oggi avete due figli meravigliosi che già hanno 16 anni?

[00:18:03.040] - Raffaella

Diciassette.

[00:18:04.460] - Samanta (Barcelona IVF)

Diciassette.

[00:18:05.140] - Raffaella

Diciassette anni, sì.

[00:18:09.420] - Raffaella

Allora devo dire che noi da quando abbiamo saputo che c'erano ed erano lì in pancia abbiamo cominciato a parlare a loro di come erano stati concepiti.

[00:18:26.620] - Samanta (Barcelona IVF)

Riprendendo questo tema, come avete affrontato ad oggi il discorso con i vostri figli?

[00:18:26.800] - Raffaella

Innanzitutto noi all'epoca avevamo un po' una doppia vita, una doppia personalità, nel senso che facevamo campagna referendaria contro la legge 40, ma contemporaneamente non avevamo detto ai nostri familiari e ai nostri amici, tranne qualche raro caso di persone a noi molto vicine, che si trattava di una fecondazione eterologa. Questo perché noi volevamo che i bambini fossero i primi a saperlo e a saperlo da noi. Cioè, noi temevamo il rischio che qualcuno potesse in qualche modo dire loro cose inopportune o soprattutto creare un legame in qualche modo non sano, basato su una forma di paternalismo "Oh poverini-"

[00:19:22.200] - Piero

Di prevenzione.

[00:19:22.420] - Raffaella

O di prevenzione. A loro abbiamo sempre raccontato da quando sono nati, da prima che nascessero, come sono nati. Tanto che, a un certo punto, questa credo che sia una fase dei gemelli, si dovevano sposare tra di loro una volta diventati grandi e poi "Andiamo dal dottore e ci facciamodare i semini". Quindi ho dovuto fare educazione sessuale al contrario spiegando che ci sono modi più divertenti per fare dei bambini.

[00:19:53.990] - Samanta (Barcelona IVF)

Assolutamente.

[00:19:54.170] - Raffaella

Insomma, loro erano serenissimi in questa cosa. Io, paventavo il momento in cui ne avrebbero parlato con i nostri genitori, nel senso che siccome per loro era una cosa così normale, naturale-

[00:20:12.490] - Samanta (Barcelona IVF)

Naturale. Ma questo grazie a voi.

[00:20:13.870] - Raffaella

Aspettavamo quel momento. Pensavamo proprio che sarebbero stati loro a dirlo e non il contrario, perché nel frattempo il rapporto si era creato in maniera assolutamente normale, naturale ecc...

[00:20:26.510] - Piero

Diciamo che delle situazioni in cui loro in qualche modo avevano un pochettino alluso, però non in maniera chiara, probabilmente ci sono state. Però loro non sentivano questa cosa-

[00:20:39.560] - Raffaella

Come se fosse una rivelazione.

[00:20:41.420] - Piero

Come se avesse il segreto professionale.

[00:20:42.810] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo, per loro era una cosa normale. Giustamente, perché normale è.

[00:20:47.080] - Raffaella

Esattamente.

[00:20:47.080] - Piero

E quindi, alla fine, nonostante l'iniziale previsione, abbiamo dovuto essere comunque noi, tra virgolette, a rivelare la cosa pubblicamente e abbiamo deciso di farlo attraverso un librino che abbiamo scritto e l'abbiamo pubblicato, regalato alle persone che conosciamo.

[00:21:08.210] - Samanta

Bello.

[00:21:08.610] - Locutore 1

Perché all'epoca c'erano libri sull'adozione, libri su tutta una serie di cose. Ma sulla fecondazione eterologa c'erano dei libri-

[00:21:20.931] - Samanta (Barcelona IVF)

Non c'era così tanta informazione.

[00:21:22.110] - Raffaella

Sì, c'erano dei libri in inglese, per esempio, ma niente in italiano. Quindi ci siamo guardati un attimo in faccia e abbiamo detto "Scriviamolo noi". E quindi un nostro amico lo ha illustrato molto bene, con delle illustrazioni molto carine e molto accattivanti per i bambini. E quando questo scatolone pieno di questi librini è arrivato, i bambini l'hanno preso in mano e ha detto... Cioè, guardando la copertina, quei disegni assomigliavano tantissimo a papà e mamma.Si sono fatti leggere questa storia, l'hanno bevuta proprio. E il mattino dopo la sapevano già a memoria, glielo avevo letto una volta.

[00:22:07.730] - Samanta (Barcelona IVF)

Ma perché era la loro storia.

[00:22:10.540] - Raffaella

Sì, esattamente. Allora, quando c'erano gli embrioni cogelati erano stati disegnati con berretto, guanti, sciarpa, no? Quindi le prime domande erano tipo "Ma perché Marco ha il berretto e io la sciarpa?". All'inizio le domande erano di questo livello. Poi crescendo, man mano che lo rileggevamo, che imparavano a leggerlo da soli, ecc... Le domande cambiavano. Tipo "Ma gli altri tre embrioni, che non si sono fatti la casetta, che fine hanno fatto? Ma quindi quelli sarebbero nostri fratelli? E adesso dove sono?". Addirittura Chiara si era immaginata una personalità per ognuno di questi tre embrioni, e aveva fatto il disegno di tre bambini, due maschietti e una femminuccia, dando loro dei nomi, una personalità molto precisa, lo sportivo... E noi l'abbiamo assecondata in questa cosa perché ci sembrava assolutamente normale e fisiologica.

[00:23:07.500] - Samanta (Barcelona IVF)

Molto bello. Ed è una cosa che anche a loro rimarrà per tutta la vita. Giustamente la loro storia insieme a voi-

[00:23:13.520] - Raffaella

Ma soprattutto penso che sia stato importante che non ci sia stato il momento della rivelazione. Cioè non c'è stato un prima e un dopo, non c'è stato un momento in cui noi li abbiamo seduti lì e gli abbiamo detto "Dobbiamo dirvi una cosa". Io penso che questo possa essere molto pericoloso, perché nella mente del bambino, dell'adolescente ancora di più perché non è un momento già facile di suo, si crea un meccanismo del tipo "Ma se non c'è niente da nascondere, perché me l'hai nascosto? E se mi hai nascosto questo, cos'altro mi hai nascosto?". E la fiducia si sgretola, no? Perché appunto un segreto così grosso diventa un elefante nella loro personalità. Noi abbiamo evitato questo raccontando loro dall'inizio... Cioè per loro è sempre stato così.

[00:24:12.580] - Samanta (Barcelona IVF)

Certo. Ne avete parlato come un'esperienza naturale.

[00:24:15.640] - Raffaella

Certo, esattamente.

[00:24:17.440] - Samanta (Barcelona IVF)

Fondamentalmente.

[00:24:17.590] - Raffaella

Noi poi abbiamo questa cosa di scherzare sul fatto quando, che ne so, uno di loro manifesta un'attitudine che non ci piace, diciamo "Questo non l'hai preso di sicuro da noi, l'avrai preso di sicuro dal donatore", "Il comportarti in questo modo di sicuro viene dal donatore".

[00:24:36.970] - Samanta (Barcelona IVF)

Scherzarci anche un pò su, perché alla fine fa bene. Nel senso che ad oggi ringraziamo che siamo arrivati a questo, che grazie alla tecnologia una coppia può fare un trattamento di PMA e realizzare il sogno di avere dei figli. Questo ad oggi è fondamentale. Quindi assolutamente. No anzi, vi ringrazio perché questa storia è molto bella. Anzi, volevo sapere, avete più rincontrato il dottor Olivares?

[00:25:09.980] - Raffaella

Sì, quando abbiamo scritto questo libro, in cui il dottor Olivares ha un suo ruolo fondamentale. E tra l'altro avevamo chiesto al nostro illustratore di partire proprio da una foto che avevamo trovato del dottore, quindi era anche abbastanza somigliante di Olivares in quel periodo. Quindi abbiamo deciso di portargliene una coppia, di partire e tornare a Barcellona. Abbiamo fatto questo viaggio a ritroso, con i bambini di 4/5 anni. Siamo tornati a Barcellona, gli abbiamo chiesto un appuntamento e gli abbiamo portato questo librino.

[00:25:54.910] - Raffaella

Ed è stato un momento molto importante, per noi ma anche per i bambini. Abbiamo forse caricato questa cosa, tanto che io ho il ricordo di noi in albergo la mattina prima dell'appuntamento e di Chiara che si pettinava, si preparava per andare a incontrare il dottore. E poi quando lo abbiamo incontrato Marco, che in quel periodo era patito di aerei, di razzi, di queste, cose e in un ovetto kinder aveva trovato un aeroplanino che gli piaceva tanto, cioè era proprio quello che lui voleva, in uno slancio di gratitudine verso questo dottore, voleva regalarglielo. Il dottore ha capito perfettamente che era come se si fosse staccato un braccio e glielo avesse dato e ha detto "No, guarda, quell'aeroplanino tienilo tu, io mi tengo il librino perché per me è molto bello". Ed è stato veramente un momento... Un'altra pietra miliare nella nostra storia.

[00:26:56.620] - Samanta (Barcelona IVF)

Qualche consiglio da dare ad altre coppie che vorrebbero intraprendere un percorso come il vostro?

[00:27:06.500] - Raffaella

Dire "non vi preoccupate, andrà tutto bene" mi sembra superficiale, perché non va bene a tutti. Però di provarci finché si sentono di farlo. Quello che io mi sento di consigliare in tutta onestà è proprio questo: di non nascondere questa cosa, di non pensare "Glielo dirò quando sarà più grande, quando sarà il momento lo saprà" oppure "Non lo saprà mai". Perché, come ho letto una volta in un libro, i segreti e i bambini non possono stare nella stessa casa, non possono vivere nella stessa casa.

[00:27:47.780] - Raffaella

I bambini hanno delle antenne che noi non riusciamo a immaginarci per queste cose. E soprattutto avere dei segreti così grossi minano profondamente il rapporto genitori figli. Secondo me bisogna innanzitutto essere sereni in prima persona, perché è proprio questa serenità che passa. Se non siamo sicuri di quello che stiamo facendo, del fatto che è la cosa migliore per noi e per i bambini, rischiamo che poi passi questa insicurezza, questo senso di "Però non si deve dire, lo teniamo nascosto". Io devo dire che sono stata molto fortunata per il fatto che Piero sia stato così sereno e aperto su questo argomento. È stata la cosa più bella che abbiamo fatto insieme.

[00:28:51.350] - Samanta (Barcelona IVF)

E l'avete fatto insieme, questa è stata la forza di poter affrontare questa esperienza della vostra vita. Questo è fondamentale, credo, in una coppia, soprattutto in un momento così delicato, sia da parte non solo della donna ma anche dell'uomo. Quindi avere una buona unione, questo è quello che secondo me fa tanto anche della positività di affrontare il tutto insieme.

[00:29:17.910] - Samanta (Barcelona IVF)

Anzi, io vi ringrazio tantissimo per il vostro contributo, il vostro tempo e la voglia di aiutare a supportarci tutte le coppie che vogliono intraprendere lo stesso percorso. Quindi da Barcellona IVF è tutto. Ci sentiamo presto. E grazie mille Raffaella e Piero della vostra presenza.

[00:29:36.630] - Raffaella

Grazie a te.

[00:29:38.040] - Samanta

Oggi abbiamo visto questa vostra esperienza molto emozionante che sicuramente rimarrà un po' nei nostri cuori. Quindi grazie mille.

[00:29:46.620] - Raffaella

Grazie a te.

[00:29:47.234] - Piero

Grazie.

[00:29:47.630] - Raffaella

E un bacione al dottor Olivares che è il nostro eroe.

[00:29:58.060] - Samanta (Barcelona IVF)

Assolutamente.

[00:30:00.490] - Barcelona IVF

IN Fertile-CAST, the Barcelona IVF Podcast.

In questo podcast parliamo di…