Agopuntura e Fertilitá, un combo nato per caso e diventato passione per la vita
Elisabetta Casaletti, medico anestesista e agopuntrice, ci racconta come la sua passione per l’agopuntura sia diventata un supporto alla fertilitá. Tutto nacque un pó per caso per poi rivelarsi, ad oggi, una passione con 20 anni di esperienza. “Ci sono tante pazienti che si sono sentite prese in cura, non curate”
Trascrizione
Barcelona IVF
ON Fertile-MINDS, the Barcelona IVF podcast.
Michela (Barcelona IVF)
Ciao a tutti e benvenuti al podcast di Barcelona IVF, ON Fertile-MINDS.
Michela (Barcelona IVF)
Questo podcast è un progetto che parla della storia di persone per le quali la fertilità ha giocato un ruolo chiave nelle loro vite, tanto da decidere di dedicare il proprio lavoro o un progetto all'informazione e alla sensibilizzazione degli argomenti relativi alla fertilità e alla PMA, o direttamente ad aiutare coppie e ragazze che stanno facendo difficoltà ad esaudire il proprio desiderio di diventare genitori.
Oggi con noi abbiamo la dottoressa Elisabetta Casaletti, che per chi non la conoscesse è un medico anestesista e agopuntrice di professione. E a un certo punto della sua vita succede qualcosa che marcò la sua carriera professionale e che la spinse a voler approfondire proprio questo ambito della fertilità. Ma facciamocelo raccontare da lei che è qui con noi, aspettando di essere presentata. Buongiorno Elisabetta.
Elisabetta Casaletti
Buongiorno a voi.
Michela (Barcelona IVF)
Grazie innanzitutto per aver accettato il nostro invito a partecipare al podcast di Barcelona IVF.
Elisabetta Casaletti
Sono molto contenta perché mi avete stuzzicato su una parte che solitamente non racconto, quindi sono proprio contenta di partecipare con voi a questo podcast.
Michela (Barcelona IVF)
Bene, siamo contenti anche noi, ovviamente. Quindi raccontaci un po': Come sei arrivata a fare ciò che fai e come è nata innanzitutto questa tua passione per l'agopuntura e poi come si è evoluta a questa combinazione agopuntura-fertilità?
Elisabetta Casaletti
Allora, io sono un medico anestesista, come dicevi tu, quindi dopo la mia laurea in medicina ho iniziato la mia professione di anestesista che si occupa in Italia anche della parte di terapia del dolore.
Quindi, per avere un'altra freccia nel feretro contro il dolore, mi ero appassionata, grazie ad alcuni colleghi molto bravi che lavoravano con me in ospedale che già praticavano l'agopuntura, a questa parte dell'agopuntura.
Mi sono iscritta al corso, ho frequentato e, come buona parte degli agopuntori, mi occupavo di lombalgia e cervicale, tutta la parte diciamo di antalgica del dolore.
A un certo punto un'amica di una mia amica, che poi è diventata una amica anche lei, mi diceva se potevo darle una mano a farle tornare il ciclo. Perché questa signora aveva avuto un tumore al seno, quindi dopo le chemio non aveva fatto la preservazione degli ovociti ai tempi, parlo di una ventina, 25 quasi anni fa.
Era in amenorrea, quindi: "Se mi potesse tornare il ciclo e magari anche provare ad avere un bambino, naturalmente, perché mi hanno detto che volendo posso, però", mi ha detto, "nessuno mi farà mai una fecondazione assistita avendo avuto un tumore al seno precedente".
Io che, ripeto, mi occupavo della parte antalgica, mi sono sempre detta: "Proviamo, però guarda, io non sono molto brava" e l'ho invitata ad andare da un paio di agopuntori sicuramente più esperti di me, anche per età.
E lei mi ha detto: "No, guarda, sono lontani, vengo da te". Ho detto: "Se hai voglia io studio e ti pungo", e lei mi ha detto di sì. Abbiamo fatto l'agopuntura per sei mesi, le è tornato il ciclo e dopo tre mesi è rimasta incinta.
Michela (Barcelona IVF)
Wow.
Elisabetta Casaletti
Questo mi ha fatto, esatto, gasare tantissimo, per cui sono andata, mentre già studiavo tutta questa parte qui, a capire, approfondire, cercare di capire chi se ne occupava un po' di più e cosa si poteva fare con l'agopuntura per questa parte qui. E ho scoperto tutto il mondo della fertilità. A quel punto non l'ho più lasciata.
Michela (Barcelona IVF)
Ti si è aperto un nuovo mondo proprio, no?
Elisabetta Casaletti
Mi si è aperto esattamente un nuovo mondo che, secondo me, con l'agopuntura, ha tanti punti su cui si può lavorare, perché l'agopuntura con la medicina cinese ha tutta una parte, non mi piace chiamarla olistica, ma che coinvolge tutta la persona.
E quindi poi abbiamo dei punti un pochino più specifici sulla parte emotiva, abbiamo dei punti più specifici sulla parte genitale, abbiamo dei punti più specifici sulla parte ormonale, abbiamo dei punti più specifici per migliorare il sonno.
Insomma, abbiamo vari punti su cui si può lavorare a 360 gradi nelle coppie che ricercano un bimbo e sicuramente si può fare un lavoro a 360 gradi completo, non solo mirato solamente alla parte genitale e alla parte ormonale.
Michela (Barcelona IVF)
Certo, che interessante, no? Come sei arrivata a scoprire questo mondo, alla fine un po' per caso, perché comunque...
Elisabetta Casaletti
Esattamente per caso.
Michela (Barcelona IVF)
Quindi immagino che mano a mano, che poi ti sei specializzata in fertilità, hai avuto tante conferme che quella che stavi intraprendendo, sarebbe stata la tua strada. Quindi c'è qualche conferma in particolare che porti nel cuore?
Elisabetta Casaletti
Sicuramente questa prima che vi ho raccontato è quella che mi ha marcata di più, anche perché il mio secondo bimbo è nato lo stesso giorno di questo bambino qua, quindi dopo un bel po' di anni. Quindi questa cosa mi marca ancora di più, che sia la storia giusta.
Ci sono state sicuramente delle belle esperienze con varie signore che, anche se poi non sono riuscita ad avere il bambino. Quindi non è detto che con l'agopuntura si riesce al 100% ad avere una gravidanza e un bambino in braccio, però mi hanno detto: "Guardi, io facendo l'agopuntura sono stata meglio. Facendo i percorsi di PMA, anche con un insuccesso, sono stata meglio rispetto a quando non facevo l'agopuntura".
E per me questo è già un successo, perché comunque se questo percorso impegnativo, sotto tutti i punti di vista, può essere alleviato dal posizionamento di alcuni aghi e quindi per fare questo percorso che non ti garantisce ovviamente un bambino in un braccio, bene, e far stare meglio le persone, questo è secondo me un grande vantaggio, anche se non riusciamo al 100% dei casi a dare un bambino in braccio. Quindi questo per me è la cosa più bella.
Michela (Barcelona IVF)
È un po' anche quello che succede nelle cliniche di fertilità, perché alla fine il 100% e la garanzia, non te la dà nessuno. Però comunque fare tutto il possibile affinché si possano aumentare queste percentuali di successo e in ogni caso, a prescindere dal risultato, avere comunque una paziente soddisfatta è un successo.
Sapere che, da parte della paziente, che è stato fatto tutto il possibile per aumentare queste percentuali, che alla fine si sono anche trasmesse informazioni in maniera trasparente e non garantendo quello che può essere un risultato, perché alla fine i miracoli non esistono e questa garanzia effettivamente non c’è.
Quindi alla fine penso che una delle cose più gratificanti è ricevere un po' i feedback che mano a mano tu ricevi dalle pazienti e che quindi trovano anche beneficio in tutto quello che fai. Ti ricordi qualche feedback in particolare che, non lo so, che ti è rimasto più nel cuore e che ricordi sempre con piacere?
Elisabetta Casaletti
Sicuramente ho una carissima paziente che aveva un problema di endometriosi, quindi lei è arrivata per un dolore di endometriosi.
Mentre aspettavamo, poi ovviamente abbiamo fatto tutta la parte di dolore, abbiamo lavorato su quello e lei è rimasta... Aveva già fatto due FIVET. Si era fermata un attimo dicendo: "Vengo da lei per la parte di dolore", perché non riusciva a rimanere senza pillola per il dolore.
E praticamente dopo un mese e mezzo di agopuntura, era tutto verso Capodanno, mi ha telefonato, mi ha detto: "Oltre a farle gli auguri, le volevo dire che sono incinta". E quindi ha avuto il suo primo bimbo.
Poi ha ripreso la pillola. Dopo due anni, sempre nella sospensione della pillola, veniva a fare l'agopuntura e lei oltretutto aveva veramente una bruttissima endometriosi, per cui lì dopo tre mesi non era rimasta ancora incinta, non voleva più fare fecondazioni assistite.
Elisabetta Casaletti
Lei era seguita a Verona, nel centro di Negrar, per la parte di endometriosi e le avevano detto: "Guardi, se non rimane incinta nei prossimi due mesi dobbiamo fare questo grossissimo intervento molto demolitivo, anche dal punto di vista intestinale, ovarico e via dicendo". E quando le hanno fatto fare gli esami per poi fare l'intervento, era incinta.
Michela (Barcelona IVF)
Mamma mia.
Elisabetta Casaletti
E quindi diciamo che la sua storia è molto sofferta anche per questo fatto di dolore dell'endometriosi. Lei mi porta nel cuore, ma anch'io la porto molto nel cuore per questo aspetto. E anche se lei si dice: "Io comunque, sebbene abbia avuto due bimbi in maniera naturale, mi sento sempre una persona infertile". E quindi questo rimane sempre una porta molto dolente.
Michela (Barcelona IVF)
Addirittura, alla fine queste gioie comunque delle pazienti sono le tue gioie. Io penso che, a prescindere dal caso che possa essere un po' più o meno complesso, però alla fine un loro positivo è un tuo positivo anche, no?
Elisabetta Casaletti
Assolutamente sì, mio marito mi prende sempre un po' in giro perché dice che sono più contenta dei positivi delle mie pazienti che quando ho scoperto di essere incinta io. E io ho detto sì, anche perché dopo loro sono positive, dopo se lo smazzano loro, invece i miei me li devo smazzarmeli io.
Michela (Barcelona IVF)
Il paradosso proprio.
Elisabetta Casaletti
Esatto, però sì effettivamente ci sono tante storie, perché ormai sono quasi 20 anni che mi occupo di questo tipo di lavoro e quindi, se ci penso, ci sono veramente tante storie o anche tanti piccoli particolari, no? Cioè pazienti che si sono sentite prese in cura, non curate, ma proprio il take care inglese.
Il fatto che tu ti prendi cura di loro, il fatto che rispondi a un messaggio quando non sanno a chi chiedere. A volte anche per delle domande che tu dici: "Perché mi chiedi questa cosa"? Però ovvio che se magari te la fanno è perché sono un po' disperse. E quindi il fatto di esserci capisco che è veramente un buon percorso da fare insieme.
Michela (Barcelona IVF)
Quindi hai appena detto che sono 20 anni che ti dedichi a questo, a quello che fai. Se potessi cambiare qualcosa del percorso fatto fino adesso nella tua carriera professionale, cambieresti qualcosa o lasceresti tutto com'è?
Elisabetta Casaletti
Allora, se parto dalla specialità, forse adesso, essendomi innamorata della parte della fertilità, farei ginecologia invece di fare anestesia. Anche se mi piace molto fare l'anestesista, anche perché ti dà un panorama, forse come l'agopuntura, a 360 gradi, molto meno... Cioè molto più specialistico, ma molto più aperto nelle varie specialità rispetto invece alla ginecologia che è solo mirata lì.
Sto aspettando che facciano una specialità solo di medicina della riproduzione per dedicarmi solo a questo e non dovermi fare tutta la specialità di ginecologia, perché ci sono alcune parti che non mi interessano particolarmente. Vedremo se sarò troppo vecchia per farlo o meno, e poi vedremo un po'.
Quindi forse solo questo, ecco. Diciamo che se dovessi scegliere tra fare la ginecologa generale, non da PMA, e l'anestesista, l'anestesista tutta la vita. Se potessi fare, come adesso, l'anestesista e anche la ginecologa PMA solo un po' dedicata a questo, potrei pensarci un po' più seriamente.
Michela (Barcelona IVF)
Ci penseresti.
Elisabetta Casaletti
Perché un po' la parte, chiamiamola ospedaliera, mi manca, nel senso che la parte più ospedaliera, più da team, quello mi manca un pochettino, sì. Perché comunque lì, in sala operatoria, come dico sempre, mi sono sempre divertita tantissimo.
Michela (Barcelona IVF)
Quell'adrenalina da sala operatoria.
Elisabetta Casaletti
Esatto.
Michela (Barcelona IVF)
Elisabetta, cosa ti senti di condividere o suggerire a che ci sta ascoltando, se hai consigli o suggerimenti per loro?
Elisabetta Casaletti
Allora, due suggerimenti, uno per le pazienti. Quindi affidarsi a medici professionisti dedicati alla medicina della riproduzione, senza perdere tempo e cercare di avere una visione un po' ampia a 360 gradi. Quindi integrando, oltre al medico della medicina della riproduzione, e ovviamente gli ormoni, quello che viene prescritto alle cure, anche una parte di alimentazione e di agopuntura, in modo tal da poter lavorare a 360 gradi tutti insieme come un team. Magari un po' disperso, non chiuso in sala operatoria, però sicuramente come team si possono fare tantissime cose.
E l'altro, se c'è qualche collega in ascolto, è sicuramente seguire quello che vi fa star bene, perché se voi state bene, lavorate bene con i pazienti, sicuramente i pazienti lo sentono e si ottengono degli ottimi risultati.
Michela (Barcelona IVF)
Grazie Elisabetta, grazie per i preziosi consigli. Quindi, anche per aver condiviso la tua storia e questa preziosa missione che hai che è quella appunto di aiutare le coppie e le ragazze a coronare i loro sogni. Quindi grazie di nuovo per la partecipazione.
Elisabetta Casaletti
Grazie a voi.
Michela (Barcelona IVF)
Saluto tutti quelli che ci stanno ascoltando e alla prossima puntata di ON Fertile-MINDS. Ciao Elisabetta!
Elisabetta Casaletti
Ciao, buona giornata!
Michela (Barcelona IVF)
Ciao, anche a te.
Barcelona IVF
ON Fertile-MINDS, the Barcelona IVF podcast.